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L'autrice conduce chi lavora nell'ambito della cura e usa lo strumento corpo in un percorso graduale di approfondimento, gettando le basi di una pratica terapeutica: la creatività, il corpo e il suo linguaggio possono, infatti, diventare potenti strumenti di formazione, trasformazione e condivisione. Inserendosi nel dibattito attuale sulla mission di cura, il volume presenta un modello applicativo di danzamovimentoterapia, sistematizzato negli anni di una lunga esperienza professionale, sostenuto da ipotesi procedurali, teorie, fasi di lavoro e pratiche specifiche riferibili ai vari contesti applicativi, da quello clinico a quello educativo. Affronta quindi le tematiche cliniche più diffuse attualmente e le descrive con un duplice sguardo: quello critico, di lettura dei segni e dei sintomi, necessari a soddisfare i criteri diagnostici ma soprattutto con quello di chi dà valore all'esperienza e alla singolarità dell'individuo, al suo vissuto affettivo, umano, di relazione con il mondo e alle sue potenzialità. In ogni area clinica descritta, vengono identificati una serie di obiettivi e strumenti per perseguirli, che costituiscono un valido riferimento per la formulazione di progetti di intervento. Al centro, la ricerca del fuoco sacro, il recupero della dimensione collettiva, una sfumata, ma presente, visione antropologica che sottende la necessità di nuovi paradigmi della cura, il soffermarsi sulle funzioni terapeutiche dei rituali, l'attenzione al corpo in tutte le sue incarnazioni. All'interno di queste riflessioni il testo si offre anche come contributo al percorso di ricerca antropologica denominato Expression Primitive, che nelle sue varie declinazioni e contaminazioni, da anni influenza la storia della danzaterapia. Per la prima volta in Italia vengono descritti gli insegnamenti teorici e la prassi del suo fondatore Herns Duplan, che l'autrice ha raccolto in 25 anni. Il testo si rivolge a danzamovimentoterapeuti, studenti in formazione, arteterapeuti, psicologi, educatori, operatori sociali, ma anche chi lavora nell'ambito della relazione e dell'educazione.